Ruben Castro, attaccante del Betis Siviglia, è tornato in libertà questa mattina dopo aver passato una giornata in carcere in seguito alla denuncia presentata da una sua ex fidanzata. L’accusa è quella di aver aggredito la ragazza nella notte tra domenica e lunedì, i due si erano incontrati la sera in una discoteca della città che Castro e alcuni suoi colleghi avevano scelto per festeggiare la vittoria sul Saragozza, la coppia ha avuto una discussione animata per strada che è degenerata poco dopo. Lunedì la giovane si è presentata al pronto soccorso raccontando ai medici che l’hanno assistita di essere stata colpita con schiaffi e pugni dal calciatore nato a Las Palmas, da qui la denuncia.
La polizia si è presentata ieri mattina presso il centro allenamento del Betis per prelevare il calciatore, non trovandolo sono poi andati a casa e da lì è stato portato in carcere. Castro fin dall’inizio ha negato ogni accusa e lo stesso hanno fatto i suoi legali, gli stessi inquirenti, secondo la stampa spagnola, nutrono molti dubbi sulla fondatezza del racconto della presunta vittima, le indagini sono comunque in corso. Nel frattempo al calciatore è stata accordata la libertà vigilata su cauzione, su di lui pende comunque un ordine restrittivo. La ritrovata libertà è una notizia positiva per il suo club che nell’ultima giornata di campionato farà visita al Levante con l’obbiettivo dei tre punti che potrebbero regalare la qualificazione in Europa League.
L’allenatore del club andaluso Pepe Mel ha parlato del caso in conferenza stampa, ha detto di fare molta fatica a credere che il suo giocatore possa aver commesso un atto del genere, ma che non avendo molti elementi a disposizione preferisce evitare ogni giudizio. Riguardo alla possibilità di farlo giocare ha dichiarato che deciderà nei prossimi giorni dopo aver valutato le sue condizioni, soprattutto dal punto di vista psicologico. Certo è che il Betis avrebbe bisogno di Castro nell’ultimo impegno stagionale, l’attaccante è infatti il miglior realizzatore della squadra con 18 reti ed è sesto in classifica cannonieri, il suo apporto potrebbe quindi risultare decisivo contro il Levante. Il caso di Castro segue di poco quello del motociclista Barbera che lo scorso 10 maggio è stato arrestato per lo stesso motivo. Si aspettano quindi gli sviluppi della vicenda, se il calciatore dovesse risultare colpevole rischierebbe un periodo di reclusione che può andare dai 7 ai 9 mesi.
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